Questa pasta, a parer mio, è quella che si presta maggiormente a varie applicazioni. La fantasia, la passione, e un po' di manualità, vi permetterà di creare oggetti unici e preziosi, che saranno di certo apprezzati dalle persone alle quali vorrete donarli. Impreziosirete la vostra casa, e renderete uniche mille altre cose.
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Vantaggi di utilizzo per la pasta di mais
- Non ha problemi di umidità come la pasta al sale (spesso ho visto rovinare irrimediabilmente dei lavori che avevo creato),
- non necessita di cottura come le paste sintetiche, che quando venivano messe in forno a volte si spostavano, non riuscendo a mantenere la posizione originale.
- La pasta di mais invece, si può assemblare con ogni tipo di materiale, dal momento che essiccandosi all'aria, non ha problemi.
- Una composizione può essere eseguita in diversi giorni, e assemblata a pezzo sia asciutto che fresco.
- I colori possono essere molteplici, dal momento che le tempere combinate fra loro possono dare mille sfumature di colore.
Materiale occorrente
Utensili per l'impasto:
pentola antiaderente e cucchiaio di legno
Utensili per la lavorazione:
formine
pistola
colla a caldo
tagliere di legno e in plastica liscia (permette di stendere la pasta molto sottile)
piccolo mattarello
taglierino
matite
stuzzicadenti
spremiaglio
grattugia e tutto quello che la vostra fantasia può suggerirvi.
Impasto base
Ingredienti:
- 250 gr. di vinavil
- 150 gr. di maizena
- 2 cucchiai di olio enologico
- 1 cucchiaino di essenza di lavanda ( è necessaria per rallentare l'essicazione e donare un gradevole profumo all'impasto)
Mescolare tutti gli ingredienti a freddo in un tegame antiaderente.
Mettere sul fuoco molto basso e mescolare fino a che l'impasto non si stacchi dalle pareti.
Fare molta attenzione a non cuocere troppo, perchè se l'impasto diventa troppo duro è ovviamente inservibile.
Necessita di circa 5 minuti di cottura. Far raffreddare leggermente e avvolgere molto bene in pellicola trasparente.
In questo modo la pasta si conserverà anche per due mesi.
Consigli: mentre lavorate, prelevate piccoli pezzi di pasta per volta, avendo cura di riavvolgere la restante sempre nella pellicola. questo vi permetterà di mantenerla integra e morbida.
Se la pasta dopo due mesi diventa un pò troppo elastica e rigida, potete utilizzarla ancora avendo l'accortezza di impastarla con la tempera.
In questo modo si ammorbidirà e vi permetterà di lavorarla nuovamente, in modo da non sprecarne neppure un pezzettino.
Colorazione
Per dipingere un pezzo finito, si possono adottare due tecniche:
- dipingerlo a lavoro ultimato, o prima dell'assemblamento
- colorare la pasta prima di lavorarla.
Se si è esperte di pennelli e colori, si può colorare il pezzo ultimato o i piccoli pezzi prima dell'assemblamento.
In caso contrario è decisamente meglio colorare la pasta prima di cominciare a creare il lavoro.
Personalmente è una tecnica che preferisco, dal momento che permette di creare infinite sfumature di colore, e di avere l'idea, mentre si lavora, di come sarà il lavoro ultimato.
Questa tecnica permette, a parer mio, una maggiore qualità e precisione.
Importante, mentre si crea un pezzo colorato di notevole dimensione, è quello di colorare una quantità sufficiente di pasta, dal momento che ritrovare successivamente la stessa sfumatura di colore diventa un pò difficile. Se quando si è ultimato il pezzo, è avanzata della pasta, potete, se la quantità è minima, creare piccoli fiori, frutti, o foglie o altro, in modo da averli pronti per altre applicazioni.
E' un sistema che uso molto spesso con le foglie, perchè mi permette di crearne di diversi colori e dimensioni, pronte per essere applicate a qualsiasi lavoro.
Assemblamento dei lavori
Se si creano lavori che si devono successivamente assemblare, questo procedimento può essere effettuato durante la lavorazione a pasta fresca, oppure quando la pasta è già asciutta.
In questo caso si possono mettere insieme i vari pezzi usando il vinavil, in quanto una volta asciutto risulta trasparente.
Si può usare anche la pistola per la colla a caldo.
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