LE PILLOLE DI FISCO AMICO - Rubrica di fisco facilitato per creativi ed hobbisti
di Carmen Fantasia – dottore commercialista
In queste righe affronterò un altro argomento di cui molti creativi mi chiedono costantemente chiarimenti: “come esporre le proprie creazioni all’interno dei negozi, anche senza partita iva”.
Accade spesso che le vostre creazioni siano oggetto di richiesta da parte di negozianti per un’esposizione temporanea nelle loro vetrine. Potrà accadere che il vostro prodotto sia appetibile per il cliente che passa e che venga poi venduto.
Ed ecco che nasce il dubbio se questo tipo di vendita possa essere fatto non essendo in possesso di partita iva
La risposta è affermativa, e vediamo come.
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DIFFERENZA TRA MERCE IN CONTO VENDITA E IN CONTO VISIONE
La principale differenza che dobbiamo fare, è quella tra “merce in conto vendita” e “merce in conto visione”.
- la merce in conto vendita può essere lasciata in esposizione nelle vetrine di un negozio per un massimo di 45 giorni;
- la merce in conto visione può essere lasciata in esposizione nelle vetrine di un negozio per un anno intero.
Per cui, se volete esporre la merce in un negozio, si consiglia di fare un accordo con il proprietario, per un conto visione.
E’ NECESSARIO UN ACCORDO SCRITTO CON IL VENDITORE
La prima cosa da fare, quando desiderate mettere in esposizione la merce presso un negozio, è quella di fare un accordo scritto con il negoziante. Farlo in doppia copia, una per voi e una per il negoziante. In esso ci saranno indicati i seguenti dati:
- le vostre generalità (nome, cognome, codice fiscale, indirizzo…);
- che siete dei creativi e quindi le cose che lasciate in esposizione sono frutto del vostro lavoro e dell’opera del vostro ingegno creativo;
- che questo per voi è un lavoro che svolgete occasionalmente;
- che il vostro volume d’affari (vendite), è inferiore a € 5.000 annui;
- che a vendita avvenuta rilascerete una “ricevuta per prestazioni occasionali” al negoziante;
- l’elenco e il numero dei pezzi che lasciate in esposizione, con descrizione e prezzo che applicate al venditore per ogni singolo oggetto.
Perché è importante questo accordo scritto? Perché nel caso ci sia un controllo, è facile risalire a questi oggetti che non sono supportati da fattura (la fattura è un documento fiscale che rilascia solo chi è in possesso di partita iva), ma sarà limpido che sono lì, in esposizione per una “possibile” vendita.
Questo documento è importante anche per risalire agli accordi che avete preso con il negoziante.
COME DECIDERE IL PREZZO DA APPLICARE AL VENDITORE
Il prezzo che applicherete al venditore dovrà essere un prezzo che vi soddisfa, ossia comprensivo del materiale che voi impiegate nella lavorazione, più un quantum che vi soddisfa come guadagno.
Attenzione! Questa fase è importantissima, perché il vostro lavoro deve essere gratificato, ma nel contempo dovete considerare che il negoziante deve guadagnare su quell’oggetto che sta vendendo. Per cui una volta che avete stabilito un prezzo giusto, a voi non deve interessare a quanto il negoziante lo venderà al cliente finale.
COSA SUCCEDE QUANDO SI VENDE UN OGGETTO IN CONTO VISIONE?
Quando il negoziante vende uno o più oggetti che voi avete lasciato in conto visione, questi dovrà emettere regolare scontrino fiscale per il prezzo che ha esposto.
Facciamo un esempio. Il vostro oggetto lo avete valutato € 20,00 (prezzo inserito nell’accordo scritto!), il negoziante lo mette in vetrina a € 60,00. Lo scontrino fiscale verrà emesso per € 60,00.
Il negoziante vi dovrà dare i € 20,00 che avete pattuito. Voi rilascerete una “ricevuta per prestazioni occasionali" per € 20,00 al netto della ritenuta di acconto del 20%. Questo documento rappresenta il “costo” di quell’oggetto per il venditore, che andrà inserito regolarmente in contabilità. Per maggiori informazioni sulla "ricevuta per prestazioni occasionali" leggi questo post Prestazioni Occasionali - Principi Generali .
SUGGERIMENTI!
Ecco alcuni utili suggerimenti da seguire se lasciate la merce in conto vendita od in conto visione: Non lasciate mai molta merce in conto visione!
Questo per tre motivi:
• primo, perché così facendo concentrate troppo le vostre energie ed economie solo su un punto vendita (potete tranquillamente mettere in conto visione la vostra merce in più punti vendita o fare un mercatino in contemporanea!);
• secondo, ricordate che i vostri oggetti verranno venduti in seconda battuta rispetto alla merce che è in magazzino e già fatturata. Il negoziante ha premura di pagare il fornitore alla scadenza convenuta in fattura! Per cui, a meno che non passa un cliente che si innamora del vostro prodotto, che a questo punto viene venduto immediatamente, il negoziante spinge sempre di più il suo prodotto che è già fatturato;
• terzo, se i vostri prodotti non vengono venduti e rimangono in esposizione per lungo tempo, potrebbero ritornarvi indietro scoloriti, rovinati e nessuno vi rimborserà dei soldi investiti.
![]() Potete trovare Carmen Fantasia anche nelle fiere di settore dove parla di questi argomenti. Partecipa a incontri, convegni ed eventi dedicati alla creatività, spesso in collaborazione con le Camere di Commercio locali. Per acquistare il libro “Fisco amico per creativi “ - Il lavoro anche senza partita Iva e senza contributi - Edizioni Lumina visita il sito www.fiscoamicopertutti.it |
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