Una salutare camminata è quello che ci vuole per combattere molte malattie, riduce lo stress e migliora la qualità del sonno.
I consigli che leggerai in questa rubrica sono forniti dall'Almanacco Barbanera, che da 260 anni distribuisce consigli dettati dall'esperienza e dall'osservazione della natura e degli usi di generazioni.
L'almanacco, seguendo le fasi lunari, elargisce utili consigli e buone pratiche per la gestione della casa, il benessere della persona, la cura dell'orto e del giardino.
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BENESSERE CON LA NATURA
UNA SALUTARE CAMMINATA
Ogni passo allunga la vita. Camminare fa bene a tutti. Camminare velocemente previene diabete e malattie vascolari. Un’ora al giorno, a giorni alterni, abbassa il rischio di tumore al colon, riduce lo stress e migliora il sonno. Fa bene alle ossa, contrasta l'osteoporosi, sostiene e rafforza il cuore, e regola il colesterolo. Si consumano 100 calorie ogni mezz'ora, si dimagrisce con 10.000 passi al giorno. La camminata stimola il flusso di sangue al cervello e la memoria. Vestiti comodamente, con scarpe basse e non strette, si inizia a camminare con passo spontaneo. Il ritmo crescerà un po' ogni giorno, fino alla camminata veloce.
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PIÙ BELLI E IN FORMA
UNA TISANA PER AMICO
L'eucalipto, in tisana, caramelle o usato in aromaterapia, è efficace contro raffreddori e tosse grassa. Non è invece adatto per la tosse secca, che rischia di far peggiorare: in questo caso sono utili tisane di malva, emolliente, o tiglio, calmante.
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L'OLIO CHE DIFENDE DAL FREDDO
L'olio ricavato a freddo dal cartamo, o zafferanone, difende la pelle esposta al freddo e al vento, attenua e protegge dalla couperose. Applicatelo in uno strato leggero sotto la crema abituale. Ricco di acidi grassi essenziali e di vitamina K, oltre a preservare l'epidermide dagli arrossamenti, stimola la rigenerazione cellulare. È adatto anche ai bambini.
IL LINGUAGGIO DI FIORI E PIANTE
LA CALLA
In origine questo fiore venne chiamato Calla, poi Richardia, infine Zantedeschia. Ma i fioristi continuano a chiamarla con il suo primo nome, forse il più appropriato, perché derivazione del greco kalós, che significa “bello”. Originaria dell’Africa meridionale, la pianta è giunta in Europa nel 1731 ed ha avuto sempre il ruolo della primadonna per la bellezza della sua spata vellutata ad imbuto di un bianco candido e per lo spadice giallo-arancio. Per l’armonia delle sue proporzioni il suo significato simbolico è quello di bellezza maestosa.

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Hanno detto:
Chi non dà nulla non ha nulla. La disgrazia più grande non è non essere amati, ma non amare.
Albert Camus
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