Con l’inverno e le temperature fredde in arrivo, l’organismo per scaldarsi ha bisogno di un’alimentazione più ricca di grassi e carboidrati. Per non correre il rischio di aumentare di peso, introducete una buona abitudine: mangiare lentamente.
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BENESSERE CON LA NATURA
MANGIARE SANO, MANGIARE PIANO
Con l’inverno e le temperature fredde in arrivo, l’organismo per scaldarsi ha bisogno di un’alimentazione più ricca di grassi e carboidrati. Per non correre il rischio di aumentare di peso, introducete una buona abitudine: mangiare lentamente. Mangiare piano conviene, in tutti i sensi. Non farlo si traduce quasi sempre in un eccesso di cibo. E questo per due motivi. Il primo è che il cervello non si focalizza tanto sul processo del mangiare, quanto sull’obiettivo di riempire lo stomaco. Il secondo è che servono almeno 20 minuti per attivare il senso di sazietà, quindi se si mangia in fretta la fame non si placa e si continua a mangiare. Il segreto consiste nel masticare piano e un boccone alla volta.
PIÙ BELLI E IN FORMA
MASCHERA DI BELLEZZA AL MANGO
Per avere una pelle luminosa preparate una maschera di bellezza sciogliendo in mezzo bicchiere di latte freddo un cucchiaino di polvere di agar agar (nei negozi di prodotti biologici e in erboristeria). Mettete al fuoco e mescolando fate addensare. Fuori dal fuoco, quando il preparato è tiepido, aggiungete della polpa di mango frullata. Tenete in posa per 15 minuti.
Foto di silviarita da Pixabay
MASSAGGIO RILASSANTE PER IL COLLO
Per rilassare i muscoli contratti del collo fate un automassaggio. Accarezzate la spalla destra, impastate il muscolo trapezio (dal collo alla spalla), poi afferratelo con la mano sinistra ed espirando flettete il collo a sinistra. Ripetete una decina di volte, poi, sempre tenendo il muscolo, ruotate più volte il capo. Ripetete sull’altra spalla. Il sollievo è immediato.
IL LINGUAGGIO DEI FIORI
Solitaria Calluna, amata dalle api
Appartenente alla stessa famiglia dell’erica, il brugo, Calluna vulgaris, è un’elegante pianticella dalle foglioline appressate al fusto e dai bei fiori campanulati purpurei. Termine tardo-latino di origine celtica, da brucus è derivata la parola “brughiera”, dove la Calluna vive abbastanza bene, adattandosi a questo suolo così povero di sostanze minerali, molto acido e arido. I suoi fiori sono ricchissimi di nettare, che fornisce alle api per il loro miele scuro, mentre le radici più grosse servono per costruire i fornelli delle pipe più pregiate. La Calluna, forse per l’habitat desolato in cui vive, è simbolo della solitudine.

Hanno detto:
La bellezza non rende felice colui che la possiede, ma colui che la può amare e desiderare.
Herman Hesse
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