Il movimento quotidiano è indispensabile anche quando iniziano i primi freddi. Per migliorare il tono muscolare si deve consumare alimenti che contengono la vitamina E.
Questi consigli di bellezza e benessere naturale sono offerti dall'Almanacco Barbanera dal 1762, il più celebre almanacco d'Italia.

MUOVERSI BENE CON LA VITAMINA E
L’autunno inoltrato porta i primi freddi, si tende ad essere più pigri, a stare di più in casa e a muoversi di meno. E subito il tono muscolare ne risente. Per ovviare a questo problema non trascurate l’indispensabile movimento quotidiano, e consumate alimenti ricchi di vitamina E, come i semi oleaginosi e la frutta secca. La vitamina E migliora il trasporto di energia nei muscoli, ha un’azione antiossidante, è utile contro la formazione dei radicali liberi e ossigena il sangue, per questo è indispensabile per la salute dell’organismo. Infatti la sua carenza rende i globuli rossi più fragili e ne abbrevia la vita media. Per assumere vitamina E, usate in modo alternato olio di semi di girasole, di oliva e di soia. E mangiate anche avocado e olio di germe di grano. Quest’ultimo contiene acido linoleico, che favorisce lo sviluppo muscolare. Lo potete trovare pure in forma di perle: se ne consigliano 1 o 2 perle due volte al giorno.
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PIÙ BELLI E IN FORMA
Infuso per riposare bene
Se dopo una giornata frenetica temete di non prendere sonno, miscelate 30 g di tiglio, 30 g di fiori di arancia, 30 g di melissa e 10 g di camomilla. Tenete in infusione 1 cucchiaio della miscela in 200 ml di acqua bollente per 10 minuti, filtrate e bevetene 1 tazza a metà pomeriggio e 1 prima di coricarvi.
Un viso sempre giovane
Al mattino non lavate il viso con acqua calda, perché la pelle si disidrata e assume un aspetto segnato: usatela appena tiepida. Poi passate un tonico per togliere ogni traccia di cloro.

IL LINGUAGGIO DEI FIORI
Rosa canina, dalla tenace fragranza
È una delle piante più longeve note all’uomo: in un convento tedesco è conservata addirittura una rosa canina che si ritiene sia stata piantata dal figlio di Carlo Magno intorno alla metà del IX secolo d.C. Il significato simbolico attribuito alla pianta è piacere e dolore, contrasto che nasce tra il dolce profumo del fiore e le sue grandi spine, che possono provocare dolore quando si cerca di coglierla. La rosa canina nasce spontanea e molti poeti, a cominciare dallo stesso Shakespeare, la preferirono alla più ricercata rosa coltivata in giardino, perché la sua fragranza è così tenace che persiste anche dopo che il fiore è stato tagliato e seccato. La rosa canina ha suggerito anche l’idea della semplicità e dell’indipendenza.

Hanno detto:
Assurdità e bellezza hanno stretti rapporti l’una con l’altra.
Edward Morgan Foster
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