Il tè verde rilassa e allevia la stanchezza e lo stress e contrasta la fastidiosa sensazione di gonfiore e pesantezza dovuta al caldo.
Questi consigli di bellezza e benessere naturale sono offerti dall'Almanacco Barbanera dal 1762, il più celebre almanacco d'Italia.
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TE' VERDE, DENTRO E FUORI
Il caldo rallenta la circolazione e provoca una fastidiosa sensazione di gonfiore e pesantezza. Per contrastare questo disturbo, si può agire in modo naturale, con un rimedio in grado di rilassare e alleviare anche stanchezza e stress. Si tratta degli impacchi freddi. Si fanno così. Preparate un infuso di tè verde molto concentrato con 4 bustine in 1 litro d’acqua calda, lasciate in infusione per 10 minuti, poi fate raffreddare fino a temperatura di frigorifero. Immergeteci un piccolo asciugamano e strizzatelo bene. Applicatelo sulle gambe partendo dalle caviglie fino all’inguine, con diversi passaggi uno dopo l’altro. Trascorrete 20 minuti in questo modo, approfittandone anche per rilassarvi e lasciare scorrere via le tensioni, oltre al gonfiore. Sorseggiare un tè verde con calma aiuterà a favorire l’idratazione e a migliorare la circolazione, perché spesso, soprattutto in estate, la circolazione rallenta quando non si bevono abbastanza liquidi.
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PIÙ BELLI E IN FORMA
Doposole naturale
Un buon trattamento doposole si prepara sciogliendo 1 cucchiaio di miele in 3 di succo di cetriolo, aggiungendo poi 2 cucchiai di gel di aloe vera, 1 di olio di jojoba e una goccia di olio essenziale di lavanda. Il succo di cetriolo si ottiene frullando 2 cetrioli e poi filtrando con un colino.
Aceto di mele per gambe stanche
Dopo una lunga giornata, a causa della stanchezza ma anche delle elevate temperature di questo periodo, ci si può ritrovare con le caviglie gonfie. Per avere un sollievo immediato immergete due pezzuole dentro 300 dl di acqua con 1 dl di aceto di mele e avvolgetevi le caviglie, tenendo le gambe alte per mezz’ora. È un rimedio molto efficace e riposante.
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IL LINGUAGGIO DEI FIORI
Petunia, variopinta meraviglia
Pianta estremamente decorativa, produce un gran numero di fiori – semplici o doppi o a forma di campanula – nei colori bianco, rosa, rosso, viola, lavanda, giallo, uniti o screziati, che sbocciano da maggio a novembre regalando un’autentica esplosione di colore. Il nome “petunia” deriva da una voce lessicale dei Tupi, tribù india del Brasile. Fu infatti scoperta dall’esploratore botanico Filibert de Commerson, alla caccia di piante inusuali, proprio ai margini delle folte foreste brasiliane. Dalle generose e multicolori corolle, nel linguaggio dei fiori la petunia è simbolo di speranza.
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Hanno detto:
La grazia è la bellezza in movimento.
Gotthold Ephraim Lessing
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