Con l’inizio della primavera le temperature si alzano e si ha voglia di esporsi al sole e alla luce. Bisogna allora proteggere la pelle, ogni giorno, con prodotti naturali.
Queste notizie ed altri consigli sono offerti dall'Almanacco Barbanera dal 1762, il più celebre almanacco d'Italia.
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PROTEGGERE MANI E VISO
Con l’inizio della primavera le temperature salgono e le giornate si allungano, si ha voglia di stare all’aperto e di esporsi al sole e alla luce. Bisogna allora proteggere la pelle, ogni giorno, con prodotti naturali. Un ottimo antiossidante – contro l’invecchiamento delle cellule – e rigenerante, è l’olio di rosa mosqueta. Grazie alle sue sostanze benefiche, gli acidi grassi polinsaturi, le vitamine A ed E, il licopene e il beta-carotene, rinforza e ringiovanisce la pelle. Applicato sulle mani al mattino, le mantiene lisce e giovani, agendo contro le macchie senili e i segni del tempo. In una sola settimana di applicazione quotidiana si può già notare la differenza. Massaggiato sul viso, mattino e sera, cancella i segni di stanchezza, protegge contro scottature ed eritemi solari, rende la pelle più liscia ed elastica e combatte la formazione delle rughe. L’olio va conservato in un luogo fresco e al riparo dalla luce.
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PIÙ BELLI E IN FORMA
Labbra morbide e idratate
Per le labbra screpolate, anche quelle dei più piccoli, ecco un efficace rimedio che giunge dalla tradizione: massaggiate le labbra con 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva mescolato con mezzo cucchiaio di miele.

Stop alla cellulite
Macinate o pestate in un mortaio equiseto essiccato e bacche di ginepro in parti uguali e fate bollire 2 cucchiai di questa polvere in 3 dl di acqua per 5 minuti. Usate il decotto ogni giorno nel bagno: aiuta a contrastare la cellulite.
IL LINGUAGGIO DEI FIORI
Narciso dal profumo inebriante
Il narciso, dall’inebriante profumo e dai petali che possono diventare un potente sonnifero, trae il suo nome dalla termine greco “nárke”, che significa “torpore, stordimento” e forse per questo motivo fu consacrato alle divinità sotterranee. In alcune sculture greche, si può vedere Ermes che attende i defunti per accompagnarli nell’Ade con un narciso in mano, e lo stesso re degli Inferi, Plutone, veniva incoronato da ghirlande di narcisi. Meglio comunque non regalare questo fiore, perché simboleggia vanità, egoismo, ma anche la speranza fallace: preferite il narciso giunchiglia, simbolo del desiderio intenso e del languore amoroso.
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Hanno detto:
La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le contempla.
David Hume
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