Questa rubrica che riguarda la bellezza naturale, è stata gentilmente offerta dall'Editoriale Campi che pubblica l'Almanacco Barbanera, dal 1762 il più celebre almanacco d'Italia.
Curare la pelle
Impossibile resistere al richiamo dell’estate. Baciata dal sole, la pelle va resa bella e poi protetta con cura. Per abbellirla è importante alleggerirla dal carico di tossine accumulato nei mesi passati, liberando il sistema linfatico interno e i suoi pori esterni dalle scorie, che ne limitano la luminosità. Ogni mattina, prima della doccia, la pelle va strofinata con una spazzola per il corpo asciutta, seguendo la direzione che va dalle estremità verso il cuore. Poi si fa la doccia, infine si idrata la pelle con una crema naturale, per esempio a base di aloe. Per la protezione dal sole, bisogna ricordarsi di applicare un solare su viso e mani anche quando non ci si espone direttamente, ma si esce semplicemente all’aperto, perché i raggi sono molto intensi e possono danneggiare la pelle. Bisogna anche assumere beta-carotene e Omega 3 per rafforzare la pelle, ne assicura una sana e perfetta radiosità per tutta l’estate.
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PIÙ BELLI E IN FORMA
Capelli lucenti
Per ravvivare i capelli scuri e renderli lucenti, fate l’ultimo risciacquo con un infuso di foglie di castagno, che si prepara con una manciata per 1 litro d’acqua, da tenere in infusione per 20 minuti. Le foglie vanno raccolte ora, fatte seccare e conservate in sacchetti di carta al buio.
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Depurare l’organismo
IPer perdere peso, ma anche per depurare e disintossicare l’organismo, bevete per un mese ogni mattina a digiuno un estratto o un centrifugato, preparato con 1 carota, 1 barbabietola cruda, 1 mela e il succo di 1 limone.
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Olio di ciliegie per le smagliature
Per attenuare le smagliature può essere molto efficace un olio alla ciliegia. Si prepara schiacciando 10 ciliegie in 2 cucchiai di olio di mandorle. Si fa macerare il tutto fino a sera, poi si filtra e si massaggia sulle smagliature.
IL LINGUAGGIO DEI FIORI
Il non ti scordar di me, per l’amore fedele
Il myosotis, molto più noto con il nome di “non ti scordar di me”, è un fiorellino azzurro, fragilissimo, ma utilizzato tra Ottocento e Novecento per indicare l’amore fedele e duraturo. Una leggenda popolare narra che due giovani innamorati camminavano lungo le sponde del fiume: il ragazzo volle chinarsi per raccogliere dei myosotis e scivolò nella corrente. Prima di essere trascinato via gettò, come per un ultimo congedo, i fiori alla fidanzata, gridandole: “Non ti scordar di me!”. Anticamente i Romani utilizzavano questo fiorellino, che chiamavano “erba sacra”, per preparare una pozione benefica per gli occhi.
Hanno detto
Bellezza è verità, verità è bellezza, questo solo sulla Terra sapete, ed è quanto basta.
John Keats
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