Questa rubrica è stata gentilmente offerta dall'Editoriale Campi che pubblica l'Almanacco Barbanera, dal 1762 il più celebre almanacco d'Italia.
Pronti per il sole?
Ripeterlo giova. Verdure fresche e frutta di stagione, preferibilmente rossa e arancione, pesce, carni rosse, cereali e yogurt sono amici della tintarella, capaci di favorirla e proteggere da controindicazioni. Per l’idratazione della pelle è poi utile l’acido linoleico, contenuto soprattutto nell’olio di girasole, di mais e di soia, mentre per mantenerne l’elasticità occorre lo zinco, presente in cereali integrali, mandorle, verdure a foglia verde e frutti di mare. Ma vere alleate della pelle sono le vitamine: la B5, protettiva, presente in lievito, crusca e pappa reale; la C, di cui sono ricchissimi agrumi, meloni, kiwi, fragole, cavolfiori, broccoli e patate, responsabile del tono e della compattezza dell’epidermide. E contro i radicali liberi, che si formano quando le cellule sono esposte a luce e calore, serve l’antiossidante per eccellenza: la vitamina K, presente in burro, oli di soia, di mais e di arachidi, germe di grano e mandorle.
PIÙ BELLI E IN FORMA
Sonno rigenerante
Per un sonno capace di rimettere in pace con il mondo, mettete in infusione in ½ litro di acqua fredda 3 cucchiai di valeriana e 2 cucchiai di melissa per 12 ore. Filtrate e bevetene una tazza verso le ore 18 e una prima di andare a dormire.
Capelli folti e lucenti
Il mare, si sa, sfibra i capelli. Proteggeteli allora con un cappello e alla sera, dopo lo shampoo, applicate un balsamo all’avocado. Mescolate ½ avocado maturo con 1 cucchiaino di olio di cocco e 2 gocce di olio essenziale di rosmarino. Tenete in posa per almeno 30 minuti e sciacquate bene.
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Centrifuga abbronzante
In caso di gran caldo, si può sostituire al primo piatto una centrifuga di pomodori, sedano e ravanelli, rimineralizzante, dissetante e ricca di vitamina C, oppure di carote, sedano e limone con un pizzico di zenzero, abbronzante. O, ancora, di avocado, sedano e lime.
IL LINGUAGGIO DEI FIORI
Il papavero, fiore “eccentrico”
Non è per il rosso smagliante dei suoi petali – che fanno bella mostra di sé da maggio fino ad agosto – che il papavero da sempre rappresenta il simbolo delle tenebre e del sonno, ma per il succo lattiginoso che cola dai suoi frutti incisi. Era attributo di Ipno, personificazione greca del sonno, di sua madre la Notte e di suo figlio Morfeo, dio dei sogni. Paracelso, medico e alchimista vissuto tra il XV e il XVI secolo, così lo raffigura: “Spegne il dolore, così come l’acqua spegne il fuoco”, riferendosi alla droga che fa dimenticare le angosce. È Virgilio a descriverci il papavero ricolmo di sonno che dona l’oblio, e analogamente Omero colloca la casa del Sonno (Ipno) nell’isola di Lemno, ricoperta in estate dal colore vivo dei suoi petali.
Nel linguaggio dei fiori, per il suo bel colore rosso, il papavero simboleggia l’orgoglio sopito, ma anche il piacere e l’eccentricità.
Hanno detto
Ogni cosa ha la bellezza, ma non tutti la vedono.
Confucio
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