Questa rubrica è stata gentilmente offerta dall'Editoriale Campi che pubblica l'Almanacco Barbanera, dal 1762 il più celebre almanacco d'Italia.
La papaya, frutto della salute
È importante ricordarsi di inserire nell’alimentazione la papaya, frutto tropicale in auge da qualche anno, anche se il primo a farcelo conoscere fu addirittura Cristoforo Colombo! Per un enzima che contiene, la papaina, la papaya aiuta a digerire i cibi proteici come carne, pesce, formaggi, uova e, stimolando il metabolismo, rende più facile l’eliminazione delle sostanze di scarto. L’accelerazione del metabolismo, poi, permette anche di dimagrire e di assimilare solo le sostanze che servono. Inoltre, grazie alla vitamina C – di cui è più ricca addirittura del kiwi e degli agrumi –, e al selenio e al carotene, tutti antiossidanti, protegge l’organismo dall’invecchiamento precoce mantenendo la pelle giovane e fresca. Senza dimenticare i flavonoidi, che regolano la permeabilità dei vasi sanguigni, e i numerosi minerali quali potassio, magnesio e calcio, che purificano intestino e reni contribuendo ad eliminare le tossine. Nella forma fermentata, la papaya potenzia ancora di più le sue funzioni, specie se associata a tè verde e succo di limone fresco. La papaya è ideale da consumare durante la giornata come spuntino oppure anche dopo i pasti principali.
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PIÙ BELLI E IN FORMA
Pelle morbida e profumata
Un delicato scrub del corpo si può fare preparando una mistura con 2 cucchiai di zucchero, 4 di miele, 2 di succo di limone, 1 di zenzero in polvere, ½ di cannella in polvere. Si passa, frizionando, la mistura su tutto il corpo, poi si sciacqua con la doccia senza usare sapone. La pelle resterà morbida e profumata.
Acqua di arancio amaro per pelli impure
L’acqua di arancio amaro, ricavata dalla distillazione dei fiori freschi dell’arancio amaro, spruzzata su viso e collo, è ideale come tonico per la pelle mista e grassa, combatte l’acne dei giovani, attenua l’arrossamento delle pelli sensibili e dona un gradevole senso di freschezza.
Bagno al rosmarino contro la stanchezza
In caso di febbre dovuta ad un eccesso di fatica è molto utile fare un bagno caldo con l’aggiunta nell’acqua di qualche manciata di rosmarino e 2 cucchiai di aceto di mele.
IL LINGUAGGIO DEI FIORI
La balsamina, fiore dell’unione
La Balsamina appartiene al genere delle Impatiens e fu portata in Europa nell’Ottocento. Originaria dell’Asia, è una pianta che si caratterizza per la robustezza virile dello stelo e per l’esuberanza del fogliame, che quasi nasconde le rosee corolle dei fiori: forse proprio per queste sue peculiarità è conosciuta anche con il nome di “begliuomini”. L’olio ottenuto dai suoi semi aiuta a trattare le ferite, mentre una tradizione popolare attribuiva all’olio della florida balsamina la capacità di favorire i rapporti sessuali e di far rimanere incinte le donne sterili. Le si riconosceva anche la virtù magica di riattaccare le orecchie tagliate ad un cavallo! Nel linguaggio dei fiori, la balsamina simboleggia la tenacia e l’unione.
Hanno detto
La perfezione ha un grave difetto: ha la tendenza ad essere noiosa.
William Somerset Maugham
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