Questa rubrica è stata gentilmente offerta dall'Editoriale Campi che pubblica l'Almanacco Barbanera, dal 1762 il più celebre almanacco d'Italia che festeggia nel 2012 il suo 250° anniversario.
La salute delle pelli delicate
La pelle è il biglietto da visita della nostra salute, la cartina di tornasole dello stato di benessere generale dell’organismo. Ecco perché è molto importante prendersene cura, soprattutto della pelle particolarmente sensibile che, specie nei mesi più freddi dell’anno, può apparire tirata, ruvida al tatto, con presenza di chiazze o macchie. Problemi che in pieno inverno possono essere acuiti da freddo, vento e sbalzi di temperatura. Queste epidermidi, così delicate, sono anche più soggette delle altre a reazioni allergiche dovute all’applicazione dei cosmetici, perciò necessitano di accorgimenti particolari. Prima di tutto, non si deve mai usare un tonico con alcol, che potrebbe causare arrossamenti, e ci si deve ricordare che il viso non va mai sciacquato con acqua gelida o calda, ma a temperatura ambiente. Inoltre, prima di applicare qualsiasi prodotto, è sempre meglio lavarsi le mani scrupolosamente, per evitare reazioni ed irritazioni. I prodotti vanno applicati con delicatezza, senza sfregarla, mentre il peeling va fatto solo se è molto delicato, leggero e nutriente.
PIU' BELLI E IN FORMA
Arancia... per la pelle!
Per avere una pelle tonica, al mattino massaggiate il volto con della polpa di arancia, lasciate agire per 10 minuti, poi sciacquate e infine applicate una crema.
Gote sempre rosee
Con il freddo le guance dei bambini sono sottoposte ad un particolare stress. Meglio allora proteggerle con oleoliti alla calendula.
Bagno a tutto relax
Ecco un ricco bagno rilassante per le feste: mettete in infusione per 2 ore 100 g di fiori di tiglio in 2 dl di latte bollente, filtrate e aggiungete all’acqua del bagno.
IL LINGUAGGIO DEI FIORI
La stella di Natale
L’Euphorbia pulcherrima è giunta a noi dal continente americano, dove era legata a riti pagani e cresceva spontaneamente nei chinampas, i giardini dei re aztechi. Una leggenda messicana narra che nella notte di Natale tutti i bambini portavano doni al piccolo Gesù. Solo Pedrino, un bimbo sensibile e poverissimo, non aveva nulla da offrire e per questo piangeva. Per placare quelle lacrime struggenti, un angelo suggerì al bambino di portare alla grotta un po’ di legna secca per scaldare Gesù. Quando Pedrino raccolse quei rami secchi si accorse che ne spuntavano dei bellissimi fiori rossi: era la stella di Natale! Agli inizi del Novecento, nell’America del Nord questo tipo di euforbia cominciò ad essere utilizzato per decorare le case nel periodo natalizio: da allora è simbolo di amore e del desiderio di fare festa insieme!
Hanno detto
Ci sono tanti tipi di bellezza quanti sono i modi abituali di cercare la felicità.
Charles Baudelaire
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